venerdì 7 marzo 2014

HORSE BALL Intervista a Fabiano Lanzi arbitro internazionale ed allenatore delle squadre nazionali di categoria (AUDIO & VIDEO)


Durante lo svolgimento delle Ponyadi 2013 ho intervistato Fabiano Lanzi, esponente ligure della Fise, per quanto concerne gli sport equestri di salto ostacoli e soprattutto Horse Ball, la sua autentica passione. Lanzi vanta un curriculum davvero illustre nella disciplina: ex giocatore della nazionale italiana di Horse Ball, attuale arbitro internazionale, nonché allenatore di diversi team, partendo dai giovanissimi fino a salire nelle classi più elevate. L’arbitro ed allenatore classe ’69 - padre di due figli (Luca e Giacomo) entrambi elementi di spicco della compagine ligure - ha rilasciato alcune approfondite dichiarazioni per entrare nel merito di questa affascinante e complessa disciplina che assimila parte dei regolamenti del Rugby con quelli del Basket. Queste le sue parole: Come le è nata la passione per questa disciplina? 

" È nata in seguito ad un viaggio in Francia, dove ci eravamo recati per un tour di salti (salto ad ostacoli, ndr). Li abbiamo conosciuto questa disciplina che in italia svolgevano pochissimi centri. Tornati in patria ci siamo informati e abbiamo scoperto che questo sport veniva praticato in Piemonte. Siamo andati a vederlo, ci è piaciuto e da quel momento ci siamo appassionati; così 12 anni fa abbiamo iniziato a giocarla nel nostro centro ippico. Abbiamo deciso di investire nell’Horse Ball, creando le squadre di tutte le categorie: dai Pulcini alla Prima Divisione. In Italia abbiamo la Prima Divisione dedicata agli adulti, mentre la classificazione dei pulcini varia in base all'età: giovanissimi,5-6 anni, esordienti 9-12, allievi 12-14, cadetti 14-16 anni e infine la categoria adulti.

  C’è quindi un Campionato di Horse Ball riconosciuto?

 “Si c'è il campionato italiano riconosciuto dalla FISE ( Federazione Italiana Sport Equestri, ndr) in più ci sono anche i campionati europei, ai quali ho partecipato, facendo parte della nazionale per tanti anni con la quale ho vinto anche un argento europeo. Ho avuto la fortuna di prendere parte al Mondiale in Argentina e posso affermare che l’Italia per fortuna ha fatto sempre una bella figura”.

  Quali sono i requisiti fondamentali per emergere in questo sport?

 “Fondamentale è avere ottime basi di equitazione quindi familiarità con Dressage, e con il montare a cavallo. Nel nostro centro assecondiamo il talento dei nostri ragazzi spingendoli verso lo sport che loro preferiscono, sia esso il salto o l'Horse Ball, il cui allenamento prevede, lavori in piano e 1-2 volte a settimana lavoro di squadra. L'Horseball è un gioco che si gioca con una palla con delle cinghie, utili per raccoglierla quando cade in terra, per far ciò, abbiamo una cinghia che lega delle staffe che nel momento in cui, mi butto giù per raccogliere la cinghia va in tiro e mi impedisce di cadere. Per andare a canestro, sono necessari tre passaggi e non si può tenere la palla più di 10 secondi, che partono appena un giocatore ha la palla”

  Ho visto la sua squadra, tenere testa a dei pari età giocando però con un uomo in meno, qual è il segreto, quanto vi allenate e come?

 “Tanto. Normalmente ci alleniamo 2 volte a settimana, i bambini si allenano soprattutto sulla maneggevolezza della palla sui passaggi e sui tiri perché c'è tutto un metodo. Si allenano anche i pony di cui si cura molto la condizione fisica; a fine allenamento sono svolte delle mini partitelle per simulare delle situazioni che potrebbero ripresentarsi in gara. Durante le partite la strategia varia in base all'avversario che si affronta. Quanto si lavora sulla tattica in questo sport?

 “Ci sono tante tattiche e tanti ruoli, quello che cerchiamo di insegnare ai nostri ragazzi è l'aggressività sportiva, ossia mettere un pò più di agonismo al fine di esercitare pressione sull’avversario per indurlo in errore”.

  Lei oltre che tecnico è anche arbitro internazionale, quanto è difficile arbitrare questa disciplina; l'essere stato un giocatore le rende più facile svolgere questa mansione?

“È complessa da arbitrare, si inizia con i bambini piccoli a terra(a piedi) per poi finire a cavallo nelle categorie superiori. La complessità risiede nelle molteplici valutazioni da effetuare, perché si deve capire se certi falli sono fatti apposta o sono involontari. Le regole sono uguali per tutte le categorie, ci sono tante penalità si parte dall'A1 che è il rigore, A2 punizione dai bordi dell'area, o una penalità 3 da centrocampo. A seconda della gravità dell’intemperanza regolamentare si stabilisce il grado di penalità”

  Che differenze ci sono tra l'arbitro che stà a cavallo e l'arbitro che è in terra?

 Gli arbitri a terra sono presenti solo nelle categoria Pulcini per motivi di sicurezza, per una migliore suddivisione del campo, ad arbitrare gli adulti, c'è un arbitro a cavallo e un arbitro in seggiola (posto in una posizione di sopraelevazione rispetto al terreno di gioco ndr) che conta i passaggi, il tempo e guarda i falli dietro al gioco impossibili da vedere per l'arbitro a cavallo come le trattenute di maglia, è un aiuto, un supporto, le decisioni spettano sempre al direttore di gara a cavallo.  

  Lei ha due figli molto bravi nella pratica di questa disciplina, quali sono i programmi per loro? continuando ad allenarsi hanno chance di arrivare un giorno in nazionale?

 “Io rivesto un doppio ruolo, papà e tecnico del circo ippico. I miei figli (Luca 10 anni, Giacomo appena 8, ma un portamento da veterano, ndr) non fanno solo Horse Ball ma anche salto(con gli ostacoli, ndr).A me piace l'Horse Ball ma come detto in precedenza, la scelta è dei bambini, per ora svolgono più disciplinepoi sceglieranno quella che più li aggrada”.

  I suoi programmi per il futuro?

“La fortuna di noi liguri è che il nostro presidente Labasano, crede molto nell'Horse Ball, nonostante non sia una disciplina olimpica, investendo tempo e soldi: quest'anno ha comprato il campo gonfiabile, fondamentale per la sicurezza, e crede nella promozione di questo sport. In Liguria siamo fortunati in quanto stiamo avanti allo stesso modo del Piemonte e della Lombardia.
  La ringrazio per la cortesia e Le faccio i miei migliori auguri.

A cura di Danilo Sancamillo

UNO STRALCIO DELLA FINALE TRA LIGURIA E PIEMONTE VINTA DAI LIGURI IN INFERIORITA' NUMERICA PER 9-6

martedì 4 febbraio 2014

ASTRI NASCENTI Ferreira-Carrasco, un predestinato alla corte di Ranieri (VIDEO)

Yannick Ferreira-Carrasco


 Yannick Ferreira-Carrasco é un calciatore belga di evidenti origini ispano-portoghesi che milita tra le fila del Monaco. Il club biancorsso, in passato tra i più prestigiosi della Ligue 1, dopo un anno di purgatorio nella serie cadetta é tornato a rinverdire i fasti di un tempo, grazie ai capitali del magnate russo Rybolovlev. Il nuovo proprietario ha effettuato degli investimenti massicci allo scopo di costruire una squadra ambiziosa, in simmetria con il lignaggio della cittadina monegasca. Oltre all'ingente flusso di denaro immesso nel progetto tecnico dalla nuova proprietà, il club del Principato può vantare un consolidato centro di formazione per i giovani talenti, fondato su una rete di osservatori di eccelso livello. Emblematica in questo senso, la assidua e preziosa partecipazione dei numerosi prodotti del vivaio monegasco alla risalita nella massima serie del campionato d'Oltralpe. Tra i principali artefici della riconquista della Ligue 1 si staglia sulla scena proprio il promettente calciatore belga, prelevato in giovane età dalla sua terra natia per approdare in Provenza. Ferreira-Carrasco si é rivelato sorprendentemente una delle pedine fondamentali nella passata stagione, divenendo in quella attuale - malgrado l'arrivo di innesti prestigiosissimi, Falcao, James Rodriguez su tutti - una risorsa preminente, frequentemente utilizzata da Ranieri. Il tecnico italiano ha avuto il merito di accorgersi dello smisurato talento dell'esterno belga, svezzato lo scorso anno attraverso un impiego sempre più crescente, il quale da outsider spera di poter strappare un posto nella rosa dei 23 per il Brasile.

  CARATTERISTICHE TECNICHE Ferreira - Carrasco é un classe '93, dal fisico longilineo ma compatto, 180 cm per 76 kg di peso, che gli consente di avere grande equilibrio e resistere alle pressioni degli avversari senza inficiare la rapidità d'esecuzione delle sue giocate. Destro naturale ma ugualmente abile anche con l'altro piede, il giovane talento belga dispone di raffinate proprietà tecniche: molto bravo nello stretto e preciso nel fraseggio, imprendibile nei repentini cambi di direzione. Domina perfettamente la sfera con eleganza e funzionalità tanto da averla sempre incollata ai piedi, risultando devastante ed irrefrenabile quando parte in progressione. Dotato di buona velocità, questo fondamentale non rappresenta la sua peculiarità principale in quanto quel che più colpisce di lui é la rapidità di pensiero e l'intelligenza nella lettura di tutte le situazioni di gioco, qualità degne di un veterano. Collezione di rapidissime intuizioni in grado di trasformare il banale in straordinario, Ferreira-Carrasco non é soltanto classe e fantasia ma anche sostanza, infatti in virtù della grande resistenza fisica risulta utile pure in fase di ripiego partecipando attivamente alla costruzione della manovra.

Primo gol tra i professionisti 


Ha nelle sue disponibilità un piede sensibile e preciso che lo rende un tiratore molto temuto come confermano i numerosi gol dalla distanza messi a segno. Inoltre proprio per la raffinatezza ed esattezza del suo calcio, Ferreira-Carrasco é affidatario di quasi tutti i calci piazzati: le sue prime due reti da professionista sono state messe a segno proprio su calcio di punizione. Come tutti gli elementi di grande talento non sempre si rivela continuo nell'esprimere il suo repertorio, un peccato veniale in rapporto agli enormi mezzi di cui dispone ed alla giovane età che lascia presagire profittevoli possibilità di evoluzione per il calciatore belga.

CARRIERA - Yannick Ferreira-Carrasco nasce ad Ixelles, ristretta realtà alla periferia di Bruxelles il 4 settembre del 1993. Emise i suoi primi vagiti calcistici nei quadri dello Stade Everois Racing Club, transitando dal Diegem, e dal Beerschot, prima che il suo grande talento venisse notato dal Genk nel 2009. Un salto non indifferente per l'allora sedicenne Yannick il quale diede prova di gran tempra caratteriale. Cresciuto in una situazione familiare già di per se difficoltosa - con soltanto la madre a prendersi cura di lui e dei suoi fratelli mediante un umile lavoro - il giovane belga intraprese il sentiero verso Genk, non risparmiando di affrontare tutte le difficoltà linguistiche e di adattamento del caso: lui di estrazione francofona, tipica di Burxelles, trapiantato nelle Fiandre dove i fonemi vibrati sono in fiammingo, non proprio la più dolce e percepibile delle lingue. A questo si aggiunse un contesto ambientale non semplicissimo per un adolescente, ospite presso una casa di accoglienza con la possibilità di poter tornare dalla sua famiglia soltanto il sabato dopo la partita.Per angusta ad augusta”, tutte le complicazioni della sua esperienza hanno fortificato - anziché attenuare - la tenuta mentale di questo calciatore dal talento smisurato ma dal comportamento equilibrato. Consapevolezza ed umiltà, requisiti fondamentali per un'ascesa lineare nel panorama calcistico, pieno di estrosi viandanti, troppo spesso vittime delle proprie esuberanze caratteriali culminanti con la mancata crescita professionale ed una relativa delusione delle aspettative.

Yannick Ferreira-Carrasco


 L’AVVENTO NEL PRINCIPATO - Fin dall'Under 15 svolge tutta la trafila nelle rappresentative giovanili dei Davolo Rossi. La sua fulgida destrezza ed il suo innato estro non passano inosservati specialmente nella dimensione giovanile, così durante un'amichevole fra il Belgio U16 ed i pari età del Lussemburgo, Stéphane Pauwels, all’epoca osservatore per il Monaco, viene stregato da lui e gli offre un provino nel club del Principato. Yannick supera senza difficoltà il test nel centro di formazione biancorosso convincendo i vertici dirigenziali a proporgli un accordo triennale che il belga firma sebbene l'allenatore del Genk tenti in ogni maniera di farlo desistere impegnandosi a farlo esordire con la prima squadra.

Coupe Gambardella

Nel 2010 si aggrega alle giovanili del Monaco vincendo - nonostante l'errore nella roulette dei calci di rigore - al termine della stagione la Coupè Gambardella, prestigioso trofeo giovanile organizzato dalla federazione francese e rivolto agli Under 18. Un successo che conferma il buon lavoro svolto dal settore giovanile monegasco. L'affermazione del ragazzo di Ixelles passa dalla promozione nell'Under 18 belga, con la quale continua a misurarsi con le altre realtà del panorama europeo, accumulando ulteriore esperienza e siglando anche una rete nell'arco di nove presenze. Il selezionatore dell'Under 19 Marc Van Geersom colpito dalle sue qualità decide di implementarlo nell'organico dell'Under 19: una intuizione felice perché il giovane talento cresciuto alla periferia di Bruxelles realizza 3 reti in 12 partite disputate, la prima delle quali nell'esordio contro i pari età dell'Italia. [caption id="attachment_159879" align="aligncenter" width="300"]

 Yannick Ferreira-Carrasco



L'ESPLOSIONE IN LIGUE 2 - La retrocessione in Ligue 2 del Monaco orienta la politica del club all'impiego di diversi giovani nell'auspicio di una pronta risalita. In questa politica rientra anche il promettente Ferreira -Carrasco schierato da Ranieri nella posizione di centrocampista sinistro nel suo 4-4-2 in linea. L'esordio del numero 17 belga - scelta numerica in omaggio al giorno di nascita della madre - avviene nella sfida casalinga contro il Tours in cui viene impiegato da titolare. Una prestazione a dir poco strepitosa per un battesimo da predestinato: una sua rete su punizione al 30' apre le marcature stagionali dei biancorossi, e poco dopo un suo cross per la testa di Raggi spiana la strada alla debordanza biancarossa. Un altro assist determinante consente al Monaco di sbancare Guingamp, così come risolutive si rivelano le reti messe a segno contro il Dijon - ancora su punizione all'82' per il raggiungimento del pareggio - e nella vittoria di misura con l'Angers, gara nella quale va a bersaglio con il sinistro. Le sue prestazioni incantano la Francia ma non solo perché Johan Walem selezionatore dell'Under 21 belga si accorge,delle,sue immense qualità e decide di farne un pilastro della rappresentativa belga per la corsa agli Europei di categoria. Con i Diavoli Rossi Ferreira-Carrasco scende in campo 5 volte e segna un bel gol contro l'Italia. La stagione nel campionato cadetto francese si chiude con 27 presenze impreziosite da 6 gol e 6 assist, tutti decisivi per nutrire la classifica del Monaco promosso in Ligue 1 da prima della classe. 2 reti ed un assist in altrettante gare disputate in Coppa di Lega concludono un bilancio sensazionale per il talentuoso esterno sinistro belga.
Nella stagione attuale nonostante i numerosi ed altisonanti arrivi nel Principato, Ferreira-Carrasco continua ad essere un cardine dell'impostazione di gioco di Ranieri al quale va attribuito il merito di averlo lanciato tra i professionisti. L'esordio in Ligue 1 é datato 10 Agosto 2013. La prima rete nella massima divisione transalpina si consuma nella sfida contro il Saint-Etienne a cui segue una doppietta con il Sochaux nella successiva giornata. Finora Ferreira-Carrasco, ormai padrone del vertice sinistro della linea dei trequartisti ha messo insieme 13 presenze firmando 3 reti ed un assist prima di infortunarsi e vedere le ultime 4 gare dalla tribuna. VALUTAZIONE - Il ventenne esterno belga ha visto lievitare le sue quotazioni esponenzialmente nel giro di un anno. Prelevato in regime di svincolo dal club del Principato attualmente il valore del suo cartellino si aggira intorno ai 6 milioni di euro. Una cifra irrisoria in proporzione alla giovane età ed alle sconfinato qualità. Il Monaco é ovviamente intenzionato a tenerlo, non trovandosi nell'esigenza di dover far quadrare i conti, data la grande solvibilità a disposizione del magnate russo Rybolovlev. Il suo contratto scade nel 2015 ma probabilmente verrà negoziato un prolungamento nel giro di un breve lasso di tempo. Si attende la consacrazione internazionale di questo duttile e prolifico elemento che ambisce a far parte della spedizione dei 23 al mondiale brasiliano sebbene ancora non sia stato preso in considerazione dalla nazionale maggiore, complice una straordinaria generazione di eccellenti calciatori che fa del Belgio una delle outsider per la rassegna iridata in programma per Giugno

 A cura di Danilo Sancamillo

 Twitter:@DSancamillo

  CLICCA SUI LINK PER LEGGERE LE SCHEDE DEGLI ASTRI NASCENTI
  ASTRI NASCENTI Andros Townsend, sterzate, dinamismo e profondità per l'esterno mancino del Tottenham (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Heung Min-Son, la stella ambidestra del Bayer Leverkusen venuta dall'estremo oriente (VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Thauvin, serpentine ed accelerazioni per la rivelazione della Ligue 1(VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Benteke“la bestia” dell’Aston Villa con il fiuto del go(VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Patricio “el Patito” Rodriguez, il funambolo argentino del Santos (VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Bernard gol ed assist per il diamante dell’Atletico Mineiro (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Finnbogason opportunismo e senso del gol per l’erede di Gudjhonsen (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Milivojevic qualità e quantità in mediana per la Stella Rossa (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Narsingh l’ala “Oranje” del Psv che sforna assist a profusione (VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Musa, l’esplosiva ala nigeriana del Cska Mosca (VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Mugni, il playmaker del Colon sulle orme di Riquelme

  ASTRI NASCENTI Luciano Vietto la perla dell’Academia (VIDEO)

  ASTRI NASCENTI Romarinho la punta di grande personalità dai gol importanti (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Van Wolfswinkel un centravanti eclettico (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Isco il dinamico trequartista dai piedi vellutati (VIDEO)

ASTRI NASCENTI Konoplyanka l’ala ambidestra del Dnipro (VIDEO)