venerdì 15 novembre 2013

ASTRI NASCENTI Andros Townsend, sterzate, dinamismo e profondità per l'esterno mancino del Tottenham (VIDEO)

Nome completo: Andros Darryl Townsend
Data di nascita: 16.07.1991
Luogo di nascita: Walthamstow
Età: 22
Altezza: 1,83
Nazionalità: Inghilterra
Ruolo: Centrocampo - Ala sinistra, ala destra
Piede: sinistro
Numero maglia: 17
Valore di mercato: 6.500.000 €

Andros Townsend é un calciatore inglese di origini cipriote e giamaicane, esploso quest'anno tra le fila del Tottenham, club dal quale in passato ha rischiato di separarsi in più di un'occasione. Dopo aver girovagato per diverse città inglesi in prestito, il ragazzo di ritorno alla casa base, complice qualche circostanza fortunata é stato lanciato quasi per caso da Villas Boas divenendo titolare inamovibile fino a guadagnarsi il posto in nazionale, con la quale é andato in gol all'esordio contribuendo a portare la selezione di Hodgson ai mondiali attraverso due buonissime prestazioni contro Montenegro e Polonia.
CARATTERISTICHE TECNICHE - Townsend, classe '91, è un centrocampista esterno, appartenente a quella scuola inglese, in grado di sfornare illustri interpreti nel ruolo di ala, basti pensare a Beckham, Lennon, Walcott ma anche ai gallesi Bale e Giggs affermatisi proprio nella massima divisione inglese. Mancino naturale, l'esterno britannico può giocare indipendentemente sia sull'out sinistro che destro, posizione dalla quale, schierato con il cosiddetto piede opposto riesce a far valere l'attitudine ad accentrarsi per liberare il tiro costituendo un'autentica spina nel fianco per le difese avversarie. Nelle sue disponibilità rientrano tutte le prerogative dell'ala moderna: molto veloce ed agile nello stretto, il calciatore del Tottenham possiede requisiti fisici di prim'ordine, 183 cm di altezza, distribuiti su 80 kg di muscoli. Una conformazione fisica che lo rende imprendibile quando parte in progressione, anche in virtù di eccellenti proprietà tecniche nell'uno contro uno. Serpentine, accelerazioni e sterzate improvvise ne caratterizzano il repertorio così come il movimento senza palla, efficace in profondità sia nel guadagnare il fondo per il cross che nei tagli verso il centro. Esuberanza fisica associata ad un grande talento, propensione all'assist per i compagni sono le evidenti qualità di questo giovane frenato in passato soltanto da qualche limite caratteriale che ha rischiato di relegarlo in una dimensione sottostimata rispetto alle sue reali potenzialità.
CARRIERA - Andros Townsend é nato a Walthamstow il 16-07-1991. Suo padre é originario della Giamaica ed allena nelle serie minori mentre il suo nome presenta chiare estrazioni elleniche, essendo la nonna materna cipriota. Il ragazzo ha emesso i primi vagiti calcistici proprio nel suo attuale club, il Tottenham Hotspurs con il quale iniziò a giocare all'età di 9 anni. La sua carriera professionistica é stata connotata da continui cambi di maglia, ben 9 a dispetto della giovanissima età, variazioni che hanno determinato un incremento del tasso di esperienza senza intaccare la sicurezza di questo esterno dalla personalità pronunciata e dal carattere variopinto. Nella stagione 2008/2009 Townsend, non ancora maggiorenne, approda allo Yeovil Town, club con il quale disputa la League One, equivalente della Serie C italiana, totalizzando 10 presenze coronate da un gol, siglato nella sfida casalinga persa contro l'Hartlepool per 3-2. L'anno seguente si interessa a lui il Leyton Orient, altra compagine della League One con la quale l'esterno offensivo si mette in luce assemblando 22 gettoni conditi con un assist e 2 reti, decisiva quella di destro messa a segno nella vittoria di misura contro il Millwall. Il suo carattere instabile tuttavia sancisce il divorzio dal club londinese nella sessione di gennaio quando Townsend approda al Milton Keynes Dons, anch'esso partecipante alla League One. Con la nuova divisa il giovane di proprietà del Tottenham continua d esprimersi su buoni livelli siglando 2 reti e due assist in 9 presenze. La sua esperienza nella terza divisione inglese si conclude quindi con 41 presenze contornate da 5 reti e tre assist. Un bottino che unito agli interessanti numeri esibiti dal ragazzo sollecita le attenzioni di alcuni club di Championship, ovvero la Serie B inglese. Nello stesso anno Townsend entra a far parte della selezione Under 19 inglese senza tuttavia brillare eccessivamente, 4 presenze e nessuna perla da ricordare.
IL MANCATO TRASFERIMENTO A MILLWALL - La prima squadra a spuntarla é l'Ipswich accordatasi con gli Spurs per il prestito secco. L'avventura con i Tractor Boys non é foriera di grandi soddisfazioni per Andros, il quale al termine di 13 gare disputate ed appena una rete, fa ritorno al Tottenham. Il 9 gennaio del 2011 il talento inglese scende in campo nella sfida di FA Cup tra gli Spurs ed il Charlton, schierato in qualità di ala sinistra. In quel giorno il ragazzo realizza la sua prima rete a White Hart Lane di destro. Dopo la breve parentesi corredata da un gol alla casa madre, il ragazzo viene girato nuovamente in prestito, stavolta al Watford. Un'esperienza lampo quella in maglia giallorossa dalla quale si separa a distanza di appena un mese dopo 3 presenze ed un assist. A marzo Townsend si trasferisce in prestito al Millwall che gli garantisce un impiego maggiore, consentendo al calciatore di ritrovare la serenità adatta per esprimere il suo talento. Il centrocampista natio di Walthamstow non delude la fiducia riposta in lui, firmando 2 gol ed altrettanti assist in 11 gare con indosso la casacca dei Lions. Le sue prestazioni crescono nel 4-2-3-1 disegnato dal manager Jackett tanto da convincere la dirigenza del club del sud est di Londra ad inoltrare al Tottenham una proposta di 500.000 sterline per acquisirne il diritto alle prestazioni sportive a titolo definitivo.
IL PRIMO GOL EUROPEO E LE LACRIME - Le carriere dei calciatori passano spesso dalle decisioni di manager e direttori sportivi, non fa eccezione quella di Townsend, ragazzo dal carattere difficile ma di indiscusso talento le cui punte caratteriali necessitano di una temperata nel tempo per plasmare un formidabile calciatore. I vertici dirigenziali degli Spurs rifiutano la proposta, dimostrando di credere nella giovane ala che inizia la stagione 2011/2012 tra le fila del club londinese, senza mai scendere in campo in Premier League, giocando però il girone eliminatorio di Europa League per far rifiatare le prime linee. L'allora ventenne esterno inglese da prova di grande duttilità venendo impiegato inizialmente da terzino sinistro per poi scalare sulla linea dei centrocampisti. Il 15 dicembre 2011, segna il suo primo gol europeo, il secondo in maglia Spurs, nella partita di Europa League contro lo Shamrock Rovers. Una dedica particolare, di un commosso Townsend indirizzata al fratello scomparso dieci anni prima in un incidente stradale.
Nella sessione invernale la società decide di trovare una nuova sistemazione al calciatore, ancora in prestito, questa volta al Leeds, squadra militante in Championship, per osservarne i margini di crescita. Altra esperienza fugace con i Peacocks poiché Townsend incontra diverse difficoltà nell'ambientamento scendendo in campo appena in 6 occasioni. Al debutto in maglia Whites, il calciatore confeziona subito un assist e viene nominato uomo partita. Il primo ed unico centro della sua parentesi a Leeds si consuma nella sfida vinta 3-2 contro il Doncaster Rovers.
Nella sessione invernale il calciatore chiede la cessione, trasferendosi così in una nuova compagine della Championship, il Birmingham. Con la casacca dei Blunoses Townsend diviene subito un elemento cardine dell'infrastruttura di gioco di Mister Hughton, collezionando 16 presenze adornate da 4 assist vincenti. A fine stagione torna a Londra dove fatica non poco a trovare spazio, rimanendo di frequente a scaldare la panchina per subentrare in scampoli di partita, facendo la spola tra L'Under 21 degli Spurs dove eccelle con reti ed assist e la prima squadra, nella quale é relegato in disparte. Il tecnico lusitano Villas Boas lo considera una componente del suo progetto tattico. Tuttavia il numero 17 sembra ancora troppo acerbo per fornire il giusto contributo, chiuso peraltro da gente come Lennon e Bale.
Visto il poco utilizzo, appena 3 presenze, tutte da subentrato nei minuti finali, nel mese di gennaio il manager degli Spurs avalla la scelta di spedirlo in prestito per maturare ulteriore esperienza, stavolta in Premier League. Per il calciatore nessun brusco cambio di abitudini - risultato deleterio in passato per i suoi progressi - poiché finisce al QPR, club londinese allenato da Redknapp. Sotto l'egida dell'esperto tecnico inglese il calciatore sboccia trovando la sua collocazione ideale nel ruolo di ala destra, brillante intuizione di Redknapp per le sorti del giovane calciatore inglese. Con la maglia delle "Guardie della Regina" Townsend si mette in evidenza racimolando 12 gettoni, impreziositi da 2 reti e due assist. Memorabile la prestazione contro il il Sunderland nella quale, sempre da ala destra, sigla una rete e serve due assisti partecipando in maniera determinante al 3-1 dei suoi. L'elevato rendimento offerto nel corso della stagione convince il selezionatore dell'Under 21 inglese ad aggregarlo al gruppo, con il quale disputa 3 gare valide per le qualificazioni agli Europei di categoria.
LA SOSPENSIONE PER GIOCO D'AZZARDO E L'ESPLOSIONE - Quando tutto sembra propendere in direzione favorevole al talento inglese, il ritorno al Tottenham viene macchiato dall'ennesimo incidente di percorso, testimonianza di un carattere complicato, vero freno alla fioritura di questo calciatore: La FA lo multa per un importo di 18.000 sterline accompagnando la sanzione amministrativa ad una sospensione di tre mesi per una grave infrazione al regolamento della Football Association, (“Your reputation, your responsibility, your career”). Motivo del provvedimento, l'attitudine del calciatore al gioco d’azzardo, attività al quale il ragazzo si è sempre professato avulso, benché la presenza di diversi software applicativi dedicati alle scommesse rinvenuti sul suo smartphone, sembri smentire nettamente la tesi innocentista sostenuta da Townsend.
Questo grave episodio non interrompe la predestinata ascesa dell'esterno mancino il quale al termine di tre mesi di calvario può beneficiare di quella che i greci chiamano Kairos, ovvero la circostanza fortunata, il giusto momento: Un infortunio occorso a Lennon contestualmente alle carenze strutturali di una rosa in via di definizione dopo la cessione di Bale, a quei tempi vero e proprio cantiere aperto, suggerisce a Villas Boas, "obtorto collo" di fare del calciatore un titolare ad interim. Townsend coglie l'attimo fuggente vedendo la luce dopo i ripetuti prestiti, le difficoltà ambientali, i freni derivanti dai suoi comportamenti poco etici lontani dal campo. L'ala inglese estrapola tutto il bagaglio di esperienza conquistato in anni difficoltosi, convertendo la rabbia ed i duri sacrifici in prestazioni formidabili. Dalla seconda di campionato il creativo e profondo esterno d'attacco é divenuto inamovibile per Villas Boas, realizzando una rete ed un assist in campionato, arricchendo il suo score con una rete e due assist in Europa League. Le sue performance appaiono così efficaci da convincere Hodgson, Dulcis in fundo, a dargli una chance in nazionale per fornire alla selezione inglese l'energia necessaria allo sprint finale per approdare ai Mondiali, in programma in Brasile a partire dal Giugno 2014. Neanche a dirlo Townsend cavalca l'onda dell'entusiasmo offrendo sontuose prove nelle sfide decisive contro Il Montenegro e la Polonia, giocate entrambe da titolare, siglando la sua prima rete in maglia inglese, proprio al debutto contro la selezione montenegrina, ad appena 22 anni e due mesi.
VALUTAZIONE - La recente deflagrazione del talento britannico ha incrementato esponenzialmente le sue quotazioni di mercato che si attestano all'incirca sui 6,5 milioni di euro, una cifra decuplicata rispetto a due anni fa. Il calciatore inglese ha di recente firmato il prolungamento contrattuale con la società del presidente Levi, legandosi agli Spurs fino al 2017 per un onorario di 15.000 sterline a settimana. Difficile quindi ipotizzare che il Tottenham e Villas Boas possano privarsi di un calciatore di simili qualità e così grandi margini di miglioramento, considerati i 22 anni di età che rimandano ad un futuro luminoso minato unicamente dalle sregolatezze della sua variegata personalità finora gestita proficuamente dal tecnico lusitano. A cura di Danilo Sancamillo Twitter: @DSancamillo  
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mercoledì 6 novembre 2013

PREMIER LEAGUE 10^ Giornata: il portiere dello Stoke si improvvisa goleador. Vola l'Arsenal crolla il Chelsea. Sette squilli del City




 Boruc guarda incredulo la palla entrare[/caption] L'undicesima giornata della Premier League si conferma piena di colpi di scena, con emozionanti sfide e reti improbabili. Non scorderà facilmente questo turno Begovic, estremo difensore dello Stoke City, bomber improvvisato a segno su rinvio tra lo stupore e l'estasi generale. Cade il Chelsea di José Mourinho perdendo l'occasione di sovrastare il Liverpool, uscito sconfitto dal confronto con la capolista Arsenal. Sette squilli per il Manchester City, soltanto tre, si fa per dire, per lo United vittorioso a Craven Cottage. Termina a reti bianche un bel confronto tra Everton e Tottenham.

  MOURINHO MAI VINCENTE A NEWCASTLE - Fatale la trasferta a Saint James's Park per il Chelsea sconfitto con un secco 2-0. In un campo dove Mourinho non ha mai vinto, i Blues non offrono la miglior versione di se, soffrendo la velocità degli esterni Magpies. Al termine di un primo tempo caratterizzato soltanto da un doppio sussulto nella stessa azione di Torres ed Ivanovic, i padroni di casa impongono il proprio ritmo, riuscendo a trovare la rete su un calcio piazzato telecomandato di Cabaye incornato da Yoann Gouffran all'angolino sinistro di Cech. Nel finale é Loic Remy a mettere il punto esclamativo sull'affermazione Magpies trafiggendo l'estremo difensore Blues con un sinistro in area che sbatte sul palo e si infila in porta. Il Chelsea perde l'occasione di poter rosicchiare punti al Liverpool e di conquistare la seconda posizione in solitaria.

ARSENAL CAPOLISTA - Non tradisce la minima esitazione l'Arsenal di Arsene Wenger. Una squadra che riesce a coniugare finezza estetica nella manovra a grandissima funzionalità. All'Emirates Stadium i Gunners fanno un sol boccone del Liverpool di Brendan Rodgers vincendo con un netto 2-0. Il vantaggio dei padroni di casa porta il timbro di Santiago Cazorla, al primo centro stagionale in Premier League. L'esterno iberico colpisce il palo di testa su cross di Sagna ed é il più lesto ad avventarsi sulla respinta per ribadire in rete al 19'. Nella ripresa chiude la gara l'ennesimo straordinario gol di Aaron Ramsey: un destro chirurgico da fuori area che non lascia scampo a Mignolet. Stacca le inseguitrici la squadra di Wenger ora a più cinque sul secondo posto.
UNITED A DOMICILIO - Successo a domicilio per il Manchester United presentatosi a Craven Cottage per dare continuità al suo campionato. Gli uomini di Moyes si impongono per 3-1 sul Fulham mettendo le cose in chiaro già nella prima frazione. I Red Devils passano al 9' con Valencia servito da Rooney in area. Raddoppio firmato da Van Persie imbeccato in profondità da Januzaj. lo stesso attaccante olandese veste i panni del suggeritore affidando a Rooney un comodo pallone per il tris. Nella ripresa serve solo per il tabellino il gol dei Cottagers siglato dal neoentrato Kacaniklic, un destro dalla distanza sporcato da Rooney quel tanto che basta per mettere fuori causa De Gea. Successo importante per lo United, ancora distante dal vertice che però recupera punti alle dirette avversarie. Un'autorete di Cuellar al 25' condanna il Sunderland ridotto in 9 uomini all'ennesima sconfitta, stavolta sul campo dell'Hull City che grazie al prezioso risultato si stacca dalla bassa classifica raggiungendo quota 14, più sei dal terzultimo posto.
GOL STORICO PER BEGOVIC - Si conclude con un pareggio 1-1 la sfida del Britannia Stadium fra lo Stoke City ed il Southampton che passerà agli annali per la rete dell'estremo difensore dei Potters Asmir Begovic, uno che in genere i gol è abituato ad evitarli. L'inaspettata rete del portiere biancorosso arriva al secondo minuto quando il bosniaco rinvia un pallone giunto nella sua area. La sfera percorre tutto il campo rimbalzando all'altezza del semicerchio delimitante l'area di rigore del Southampton. Il portiere dei Saints Boruc proiettatosi un po fuori dai pali per abbrancare la sfera si lascia ingannare dal rimbalzo venendo  scavalcato da quest'ultima. Tra la gioia incredula dei presenti si consuma il vantaggio dei padroni di casa. Al 42' Jay Rodriguez recupera la situazione schiacciando di testa un cross di Ward-Prowse: la palla assume una traiettoria che supera Begovic e si infila sotto la traversa. Prezioso punto salvezza per i Potters adesso a più uno dallo scivolo Championship. Pari esterno su un campo non semplice utile anche al Southampton per nutrire la propria classifica e mantenersi ai piani alti. Finisce 0-0 il confronto di Boleyn Ground tra West Ham ed Aston Villa il cui bomber Benteke, a secco da 5 partite, colpisce la traversa perdendo l'occasione di assegnare i tre punti ai suoi.
DERBY GALLESE AL CARDIFF - E' il Cardiff City ad imporsi nella prima storica edizione di un derby gallese nella Premier League contro lo Swansea. In uno stadio tutto esaurito i Bluebirds si aggiudicano meritatamente una partita non entusiasmante contro i più quotati rivali. A dirimere la questione una rete da calcio d'angolo siglata dall'ex Caulker nella ripresa che fa esplodere i supporters di casa. Nel finale l'espulsione dell'estremo difensore dello Swansea Vorm, fallo da ultimo uomo su Odemwingie lanciato a rete, costringe la squadra di Laudrup in dieci con Angel Rangel improvvisatosi portiere. Il difensore iberico salva il passivo con una bella parata su punizione ma gli Swans non riescono a mettere in pratica una reazione convincente per strappare il pareggio ai Bluebirds
LUKAKU METTE KO LLORIS - Prevale l'equilibrio anche in Everton-Tottenham interessante sfida tra due compagini ambiziose entrambe decise a puntare all'Europa. Un tempo per parte a Goodison Park con gli Spurs che si lasciano preferire nella prima frazione con un frizzante Andros Townsend, autentica spina nel fianco sul fronte destro d'attacco. Nella ripresa la formazione di Martinez -  il quale ha scelto di adottare un 4-2-3-1 modulo speculare a quello del collega Villas Boas, per intasare gli spazi - inizia a prender le misure agli avversari mostrando maggior brillantezza. L'ingresso di Barkely e Deloufeu rivitalizza i padroni di casa autori di  alcune buone occasioni, sventate dal prode Lloris. Paura per il portiere francese che resta a terra in seguito ad una ginocchiata al volto ricevuta da Lukaku. Alla fine il portiere degli Spurs decide contro il parere medico di restare in campo e poco dopo salva anche la sua porta con un bell'intervento. Il confronto si chiude dopo 9 minuti di recupero sullo 0-0.
CITY FORZA 7 - Vittoria convincente del Manchester City che affonda letteralmente il Norwich sotto una pioggia di gol. Finisce 7-0 all'Etihad Stadium una gara dominata dagli Skyblues in vantaggio al 16' su un'autorete di Johnson. Le reti di David Silva, Nastasic e Negredo concludono la sfida già nella prima frazione. Nella ripresa non cambia il canovaccio perchè gli uomini di Pellegrini infieriscono sui canarini andando ancora a segno con Yaya Tourè su punizione perfetta, il solito Aguero ed il subentrato Edin Dzeko a cui basta uno scampolo di partita per timbrare l'ultima rete del match.
PROSSIMO TURNO - Si preannuncia succulento il menù della prossima giornata di Premier League: in primo piano la sfida dell'Old Trafford Manchester United - Arsenal che segnerà uno spartiacque importantissimo per il proseguo del campionato. Turno all'apparenza semplice per Chelsea e Manchester City, impegnati rispettivamente in casa con il West Bromwich ed in trasferta a Sunderland. Desta interesse il confronto di White Hart Lane dove il Tottenham farà gli onori di casa al Newcastle del francese Pardew galvanizzato dal successo sul Chelsea.

A cura di Danilo Sancamillo

Twitter: @DSancamillo  

LEGGI IL RESOCONTO SETTIMANALE DELLA BUNDESLIGA

  Sabato 2 Novembre
Newcastle-Chelsea 2-0 (67' Gouffran, 80' Remy)

Fulham-Manchester United 1-3 (9' Valencia, 20' van Persie, 22' Rooney, 65' Kacaniklic)

Hull City-Sunderland 1-0 (25' aut. Cuellar)

Manchester City-Norwich City 7-0 (16' aut. Johnson, 20' Silva, 25' Nastasic, 36' Negredo, 60' Y. Touré, 71' Aguero, 86' Dzeko)

 Stoke City-Southampton 1-1 (1' Begovic (St), 42' Rodriguez (So))

WBA-Crystal Palace 2-0 (44' Berahino, 83' McAuley)

West Ham-Aston Villa 0-0

Arsenal-Liverpool 2-0 (19' Santi Cazorla, 58' Ramsey)

 Domenica 3 Novembre
Everton-Tottenham 0-0

Cardiff City-Swansea City 1-0 (62' Caulker)

  CLASSIFICA: Arsenal 25, Chelsea 20, Liverpool 20, Tottenham 20, Manchester City 19, Southampton 19, Everton 19, Manchester United 17, Newcastle 14, Hull City 14, WBA 13, Cardiff City 12, Swansea City 11, Aston Villa 11, West Ham 10, Fulham 10, Stoke City 9, Norwich City 8, Sunderland 4, Crystal Palace 3.